Quando si parla di batterie per il fotovoltaico, si domanda dei costi, della durata e dello smaltimento.
Tuttavia, prima di parlare di questi aspetti, ricordiamo che con i sistemi storage si può immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nelle ore di picco per aumentare la quota di autoconsumo. Per poi usarla quando ce n’è bisogno, specie nelle ore serali.
Una riserva di energia pulita per case e aziende.
Investire in questi nuovi dispositivi, in un’ottica di medio e lungo periodo, permette quindi di preservare l’ambiente e risparmiare sull’energia elettrica, senza rinunciare alle comodità di una fornitura costante.
In calo i costi delle batterie di accumulo
I costi delle batterie di accumulo, rispetto a qualche anno fa, sono più bassi.

Batteria per fotovoltaico al litio
Inoltre, ci sono degli aspetti da non sottovalutare:
- Il Superbonus del Decreto “Rilancio”, ossia la detrazione del 110% per chi possiede i requisiti previsti per potervi accedere. Se si rientra nel Superbonus, infatti, si può installare un impianto fotovoltaico con batteria gratuitamente, cedendo il credito d’imposta.
- Le detrazioni fiscali. Infatti, fino al 31 dicembre è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% sull’importo speso per acquistare e installare le batterie di accumulo.
Questo, dunque, permette di dimezzare l’investimento e ridurre in modo concreto i tempi di ammortamento.
A ciò va ad aggiungersi il consistente risparmio garantito dall’accumulo, specie se si pensa a migliaia e migliaia di euro che, invece, si spenderebbero in bolletta.
Durata delle batterie d’accumulo
Quanto durano le batterie?
Anche in questo ambito la tecnologia sta facendo grandi passi in avanti.
Le garanzie sulle batterie si estendono sempre più, tanto che alcuni produttori le assicurano fino a 20 anni.
Smaltimento delle batterie
Riguardo allo smaltimento c’è un aspetto importante da sottolineare: i produttori di sistemi di accumulo aderiscono al consorzio di riciclaggio che garantisce efficienza massima per la raccolta, lo stoccaggio e il riciclaggio delle batterie.
Inoltre, il settore sta avanzando sia per il recupero dei materiali che per la rigenerazione delle batterie a fine ciclo.
Riguardo, poi, al timore di non raggiungere con questa tecnologia i rendimenti sperati, c’è una soluzione valida: affidarsi a professionisti come Solarlife per progettare un impianto.
Un attento studio tecnico che tenga conto di tutte le informazioni utili e le esigenze della famiglia/azienda, valutandone la convenienza.
l’articolo da notizie generiche . E’ alquanto insufficiente per comprendere e valutare la convenienza.
un signore che vuo fare un analisi costi e benefici per es per una casa di circa 100 mq vuole sapere con precisione quanto costu impianto iniziale di accumulo, per quanto tempo è garantito e quanto costa lo smaltimento. In tal modo il signore saprà che in 20 anni avfra rispamiato X ma poi sa anche quanto costa lo smaltimento e inoltre sa anche la spesa iniziale.
Nell’articolo non deve presentarsi l’ incentivo al 110 in quanto a fine ciclo si presuppone che il signore debba provvedere da solo..Anche l’ambiente vuol sapere quanta energia risparmia ma anche quanta se ne spende perr produrre il sistema di accumulo e quantose bne spende per lo smaltimento. senz aconosce questi tre fattori è una bugia dire che si fa un beneficio all’ambiente ..
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