Brunori Sas: le rinnovabili sono di casa
Intervista al cantautore calabrese sul fotovoltaico Solarlife
«Le rinnovabili sono di casa. E ti spiego perché: ho lavorato anche io nel settore delle rinnovabili. Per un po’ di tempo mi sono occupato della comunicazione per l’azienda dei miei due fratelli.
Una mano la volevo dare a questi due ingegneri che guardavano, con fare sospetto, il fratello più piccolo. Un’anima con una vena artistica a loro sconosciuta. C’era un po’ di invidia. Eh, li capisco. Poi la storia mi ha dato ragione».
Prende una pausa Brunori Sas, aspetta un attimo la mia reazione e poi sente, dall’altra parte del telefono, una risata allegra. La mia.
Brunori Sas: perché le rinnovabili sono di casa

Brunori Sas
Inizia così l’intervista con il cantautore calabrese, fresco vincitore del Premio Tenco con il suo ultimo album “Cip!”. Vi assicuro che la sua innata dote di mescolare, abilmente, ironia e ottimismo ha fatto da collante a questa nostra chiacchierata sul fotovoltaico.
Infatti, da una parte, le mie domande sulle energie rinnovabili, sulla resa del suo impianto fotovoltaico.
Un sistema progettato per lui e installato da Solarlife (sì, la ditta dei fratelli ingegneri di cui parla Dario) sul tetto di casa sua a San Fili (Cs).
Dall’altra, le risposte di Brunori Sas, su come ogni giorno tocchi con mano i vantaggi del suo impianto fotovoltaico da 6 chilowatt (ce l’ha dal 2012).
Le rinnovabili? Offrono grandi opportunità
«Lavorando per un po’ di tempo nelle rinnovabili, ho compreso ancor di più i benefici di questa soluzione, le opportunità di “sfruttare” l’energia del sole per produrre energia pulita.
Quando dovevamo installare l’impianto, la nostra casa non aveva il metano. Pensa alle bollette salate! Poi, nel 2013, con l’impianto fotovoltaico le cose sono cambiate. Decisamente».
In che modo?

Pannelli solari sul tetto di Dario Brunori
«A casa nostra c’erano delle modifiche da fare, soprattutto per il riscaldamento. Lo sanno tutti che sono un uomo da ciabatte e plaid.
Bene: i miei fratelli, temendo per la mia salute – ogni tanto va riconosciuto quel po’ che fanno per me –, mi consigliarono di installare dei termosifoni elettrici alimentati, appunto, dal mio fotovoltaico.
Così ho risolto tanti problemi e sono aumentati i comfort. E anche quel po’ di affetto per loro due».
Ma prima del fotovoltaico, usavi degli accorgimenti per risparmiare?
«Beh, a essere sincero evitavamo gli sprechi. Quello lo faccio da sempre. Ma altri accorgimenti, no».
Pannelli solari: risparmi in bolletta e chance per ambiente
«Non avevo alcun dubbio prima di installare l’impianto. Vanto una forte e significativa esperienza nel campo delle rinnovabili.
Scherzi a parte! Davvero, in quel periodo ho avuto modo di conoscere le tante opportunità offerte da questo settore, le chance per l’ambiente, per i risparmi.
Tematiche che sono importanti, specie se pensiamo ai grandi progressi tecnologici, sempre più rivolti verso un’innovazione, appunto, sostenibile.
Bene, questi aspetti sono presi in grande considerazione dai due ingeneri».
Dai tuoi fratelli?
«Sì, da loro due. Mi sono affidato a Solarlife per la progettazione e l’installazione del mio impianto fotovoltaico».
Quindi, la competenza è stato l’aspetto principale che ti ha fatto scegliere Solarlife?
«Sì. Hanno una grande competenza questi due ingeneri.
Prima di decidere per l’investimento, infatti, mi sono detto: questi due sono competenti, anche perché hanno un fratello di straordinaria qualità artistica.
Quindi – ho continuato a ripetere tra me e me, in una sorta di sdoppiamento che mi ha fatto sollevare da terra – se questi due posseggono almeno la metà delle capacità del loro fratello artista e grande cantautore, allora ci si può fidare e affidare».
Mi sembra un giusto metro di giudizio. E se dovessi dare un voto, da 1 a 10, a Solarlife?
«Beh, 10. Anche se speravo che, i miei fratelli, mi regalassero l’impianto. Ma sono una persona poco rancorosa».