Da oggi al 2030 metti in Agenda la Sostenibilità

Da oggi al 2030, metti in Agenda la Sostenibilità
L’Agenda 2030 con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) mette in chiaro un aspetto importante: l’attuale modello di sviluppo, sia sul piano ambientale, economico e sociale, non è sostenibile. Per quella data, anzi da oggi al 2030, è importante prendere un appuntamento con noi stessi, quasi a mettere in Agenda la Sostenibilità.
Pertanto, occorre intervenire con “Obiettivi comuni” e condivisi per un percorso sostenibile in tutto il mondo, specie per i Paesi in via di sviluppo.
Quali sono i 17 Obiettivi? Scopriamoli insieme.
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Sconfiggere la povertà
Nel mondo, molti, troppi, vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. Una condizione di estrema povertà che coinvolge 836 milioni di persone. Proprio per questo, il primo obiettivo dell’Agenda 2030 è sconfiggere ogni forma di povertà nel mondo.
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Sconfiggere la fame
Circa 795 milioni di persone nel mondo sono denutrite. Significa che 1 persona su 9 soffre la fame. Dati allarmanti che mostrano quanto sia importante adottare gesti quotidiani per evitare lo spreco di cibo.
Non solo: dare impulso all’agricoltura è la chiave di volta. Questo, infatti, è il settore che, nel mondo, impiega il maggior numero di persone. Il che significa adottare e preservare un’agricoltura sostenibile in un percorso in continua evoluzione.
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Salute e benessere
Ridurre, nel mondo, il tasso di mortalità materna, di neonati e di bambini sotto i 5 anni per cause prevedibili. Come? Ad esempio, assicurando la salute, l’assistenza sanitaria per tutti; finanziare la ricerca e la lotta alle malattie infettive; sostenere lo sviluppo e fornire a tutti vaccini e medicine per malattie trasmissibili o non trasmissibili.
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Istruzione di qualità
Nei paesi in via di sviluppo 57 milioni di bambini non possono frequentare la scuola; di questi, il 50% vive in zone colpite da conflitti.
L’analfabetismo coinvolge anche uomini e donne.
Un problema da affrontare per un’inclusione sociale equa, di qualità, accessibile a tutti. L’istruzione è una forma di riscatto contro ogni disuguaglianza, discriminazione di genere. L’accesso all’istruzione, la presenza di insegnanti qualificati e l’aumento del numero di borse di studio nei Paesi in via di sviluppo rappresentano i traguardi di una sfida importante.
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Parità di genere
Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze.
Ancora oggi le donne e le ragazze sono perseguitate, in modi e forme diverse, che però colpiscono, rischiano di annientare. È dunque impellente sradicare ogni forma di violenza contro le donne, sia nella sfera privata che in quella pubblica, e mettere fine al loro sfruttamento sessuale.
Non solo: è necessario infatti garantire l’accesso all’istruzione, alle cure mediche e la possibilità di trovare un lavoro dignitoso.
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Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
L’acqua, bene per tutti? Purtroppo no: la scarsità d’acqua colpisce più del 40% della popolazione globale. La percentuale, stando all’Onu, potrebbe aumentare. Inoltre, più di 1,7 miliardi di persone vivono in bacini fluviali, dove l’uso d’acqua supera di gran lunga la sua rigenerazione.
È fondamentale che l’acqua sia accessibile a tutte le persone: il che significa impegnarsi per garantire, entro il 2030, acqua pulita e potabile nel mondo, con adeguate condizioni igieniche, specie per le persone più deboli.
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Energia pulita e accessibile
Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni. L’energia è importante nella nostra quotidianità, ma a molti è ancora preclusa. Basti pensare che, nel mondo 3 miliardi di persone dipendono da legno, carbone, carbonella o concime animale per cucinare e per scaldarsi.
Non solo: pensiamo alle emissioni di gas serra globali e alle conseguenze sull’inquinamento e sul cambiamento climatico.
Per approdare a uno sviluppo equo occorre, quindi, convertirsi in tutti i campi alle energie rinnovabili, sostenibili e innovative, e garantirne l’accesso a tutte le persone. Mettere link
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Lavoro dignitoso e crescita economica
La disoccupazione globale è in aumento continuo con conseguenze negative sulla dignità di molte persone. A livello globale, indica l’Agenda, sono necessari 470 milioni di impieghi per quanti entreranno nel mercato del lavoro fino al 2030 (partendo dal 2016).
Pertanto l’Onu ha redatto una serie di traguardi per incentivare una crescita economica duratura, inclusiva, sostenibile, che consenta di raggiungere alti livelli di produttività per aiutare la nostra sopravvivenza.
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Imprese, Innovazioni e Infrastrutture
Infrastrutture di base come strade, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, servizi igienici, energia elettrica e acqua sono ancora scarsi in molti Paesi in via di sviluppo. Ciò significa quanto sia importante investire nelle infrastrutture per favorire lo sviluppo sostenibile.
L’Agenda si impegna a sviluppare, entro il 2030, infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione a un accesso equo e conveniente per tutti.
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Ridurre le disuguaglianze
La disparità di reddito, la povertà e l’esclusione sociale di alcuni Paesi in via di sviluppo rallentano e creano un pericoloso vortice. Ogni Paese, infatti, dovrebbe avere pari opportunità e diritti a livello economico e globale. In che modo? Raggiungendo e sostenendo la crescita del reddito interno, con la promozione di politiche fiscali, salariali, di protezione che garantiscano, in modo graduale, una maggiore uguaglianza tra la popolazione.
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Città e comunità sostenibili
Il traguardo di questo Obiettivo è rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili.
La metà della popolazione mondiale vive in città, e nei prossimi decenni il 95% dell’espansione urbana avverrà nei Paesi in via di sviluppo. Ciò significa che l’ambiente circostante deve essere tutelato, con piani che rendano le città sempre più ecosostenibili.
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Consumo e produzione responsabili
Basta sprechi: le risorse naturali non sono illimitate.
Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto (equivale a 1,3 miliardi di tonnellate e per un valore pari a circa mille miliardi di dollari) finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male per sistemi di trasporti o pratiche agricole inadeguati.
Occorre, dunque, garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, con politiche improntate sul riciclaggio dei prodotti.
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Lotta contro il cambiamento climatico
Insieme combattere per fermare le tessere impazzite del domino climatico, le cui conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Negli anni, gli oceani si sono riscaldati, la neve e il ghiaccio sono diminuiti, il livello del mare si è alzato. Aspetti di un impellente cambiamento climatico che non può essere ignorato. Con l’Agenda 2030 i Paesi si sono impegnati nell’adozione di politiche e strategie globali sostenibili contro i rischi ambientali e i disastri naturali.
L’impegno riguarda anche il singolo cittadino, che può aiutare in questa lotta con azioni quotidiane che limitino gli sprechi e siano sempre più sostenibili.
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Vita sott’acqua
Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. È quanto si pone il 14° Obiettivo, che dona il suo posto di rilievo alla biodiversità della Terra. Tra i tanti obiettivi, l’eliminazione della pesca illegale e la salvaguardia degli ecosistemi marini.
La riduzione dell’inquinamento marino, così come una gestione sostenibile dell’ecosistema e una protezione dell’ambiente subacqueo diventano, pertanto, obiettivi necessari per salvaguardare anche la nostra salute.
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Vita sulla Terra
Entro il 2020, i Paesi si sono impegnati a garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell’entroterra nonché dei loro servizi, specie delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi emersi dagli accordi internazionali.
Particolare attenzione, poi, alla necessità di porre fine al bracconaggio, al traffico delle specie protette di flora e fauna e al commercio illegale di specie selvatiche.
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Pace, giustizia e istituzioni solide
Corruzione, concussione, furto ed evasione fiscale costano ai Paesi in via di sviluppo circa 1,26 mila miliardi di dollari l’anno. Questa somma di denaro – riporta l’Agenda 2030 – potrebbe essere usata per sollevare coloro che vivono con meno di 1,25 dollari al giorni al di sopra di tale soglia per almeno sei anni.
Ciò significa anche adottare una politica di inclusione per ridurre qualsiasi forma di corruzione, di violenza e di sfruttamento. Garantendo l’accesso alla giustizia per tutti e istituzioni sempre più responsabili.
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Partnership per gli obiettivi
L’ultimo obiettivo dell’Agenda 2030 è rafforzare i rapporti tra l’Onu con tutti i governi, settori privati e società civili che possano aiutare nella vera e propria attuazione degli Obiettivi per uno sviluppo sostenibile.
Un coinvolgimento che richiede uno sforzo collettivo di tutti per uno sviluppo sempre più sostenibile ed equo.
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